Zuppa di lenticchie di Santo Stefano

Marta Piazzolla, Civitella del Tronto

La lenticchia di Santo Stefano è con ogni probabilità il legume che, almeno per quanto riguarda l’Italia, cresce a più alta quota: tra i mille e i millecinquecento metri di altitudine. Si tratta di una lenticchia piccola e scura, dalla buccia tenera e sottile, particolarmente saporita e ricca di ferro. Dalla città-castello di Santo Stefano si possono vedere le piccole terrazze, ricavate su terreni aspri liberati dalle pietre, nelle quali le lenticchie trovano humus favorevole. Il loro impiego in cucina è un classico del repertorio abruzzese, dalla semplicissima minestra condita solo con un po’ di olio d’oliva a zuppe come quella che qui vi proponiamo.


- Dosi per 4 persone:

- 4 etti di lenticchie di Santo Stefano 

- 2 spicchi d’aglio 

- 2 foglie d’alloro 

- 4 fette di pane abbrustolito o fritto

- 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva e sale 



- Preparazione:

Pulite le lenticchie, lavatele e mettetele a cuocere con l’olio, gli spicchi d’aglio interi, l’alloro e tanta acqua da ricoprirle abbondantemente. Salate e fatele bollire a fuoco basso per una mezz’ora circa.

A cottura ultimata, eliminate la schiuma che si sarà formata e servite con piccoli crostini di pane abbrustolito o fritto.


- Tempo di preparazione: un quarto d’ora

- Tempo di cottura: 30-35 minuti