Fattoria Fernardo, Pescara |
Antipasto tra i più classici della tradizione abruzzese, la coratella d’agnello era uno dei piatti immancabili a metà mattinata, nei giorni della trebbiatura. Più che nella mietitura, momento altrettanto centrale della vita rurale, era nella trebbiatura che trovavano espressione e massima coesione, accanto alla fatica, i legami parentali e il senso di appartenenza, con relativa, generosa ma certo non ostentata esibizione delle proprie risorse economiche. i vari momenti della giornata, dall’alba alla sera, erano cadenzati secondo precise fasi lavorative seguite da pause, ciascuna con un desinare appropriato. Il momento della coratella d’agnello, e magari di piatti a base di verdure cotte, era a metà mattina, ed era la seconda colazione della giornata: la prima, alle prime luci dell’alba, prevedeva di regola pane, salumi, formaggio.
|
- Dosi per 6 persone: |
- mezzo chilo di coratella (cuore, polmone, fegato) ovina - 2 etti di pomodorini "lampadina" freschi una cipolla, uno spicchio d’aglio - un rametto di rosmarino, 2 foglie d’alloro - un peperone secco, un peperoncino (facoltativo) un bicchiere di Trebbiano d’Abruzzo - mezz’etto di olio extravergine d’oliva
|
- Preparazione: |
Lavate la coratella e dopo averla sbollentata tagliatela a fette sottili. In un tegame di coccio versate l’olio e soffriggetevi aglio, cipolla, rosmarino, alloro e peperoncino. A doratura versate la coratella cuocendola a fuoco vivace per pochi minuti. Aggiungete il vino, i pomodorini e, se necessario, un po’ d’acqua, continuando lentamente la cottura per altri 20-25 minuti.
Servite ancora calda nel coccio di cottura.
|
- Tempo di preparazione: 20 minuti |
- Tempo di cottura: mezz' ora |